Cardo con acciughe e pinoli
Il cardo non lo avevo né mangiato né visto prima della frequentazione delle campagne umbre :-) e da buona forchetta quale sono mi è subito piaciuto.
Ma dopo averlo mangiato, secondo la tradizione, in umido con il pomodoro, fritto, alla parmigiana, inevitabilmente mi è venuta voglia di provare a farlo in modo diverso!!!!
Girovagando per internet leggo la cosa interessante che la varietà Gobbo di Monferrato, si mangia crudo ed è la verdura per eccellenza che accompagna la bagna cauda (salsa piemontese a base di aglio e acciughe), slurp!!!
Bene, l’idea che vi propongo oggi è partita proprio da queste letture e forse anche un po’ dal ricordo di quando ero bimba, che con i miei bazzicavamo cucine piemontesi, che nel sentire pronunciare le parole “bagna cauda” dai grandi, scorgevo nelle loro espressioni che si doveva trattare di qualcosa di buono :-) E da golosastra che già allora ero, magari l’avrò pure assaggiata.
Per rimanere in tema, ho servito il cardo così preparato su una base di polenta :D anche se ovviamente può essere servito come succulento contorno!
P.S. Nella foto vedete un mazzettino di menta che ho usato solo a fini coreografici perchè avevo finito il prezzemolo, voi mettete quest’ultimo, mi raccomando!
CARDO CON ACCIUGHE E PINOLI
Per 4 persone.
1 cardo
1 limone
1-2 spicchi d’aglio
7-8 filetti di acciughe
una manciata di pinoli
sale e olio extravergine di oliva
un pizzico di pepe
prezzemolo tritato
Eliminare le coste esterne più filamentose del cardo, poi spuntare, tagliare a pezzetti e immergere in acqua fredda acidulata con il succo di mezzo limone.
Sciacquare e lessare il cardo in acqua con il succo dell’altro mezzo limone per circa 40 minuti, dopodiché scolare. Passare in padella con l’aglio, l’olio, il sale e i filetti di acciughe, aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura se dovessero risultare ancora duri e lasciare cuocere per altri 15-20 minuti. Nel frattempo tostare i pinoli in un padellino antiaderente e tritare il prezzemolo. A fine cottura aggiungere i pinoli e il prezzemolo tritato e servire.
Wild cardoons with anchovies and pine nuts
Serves 4.
1 wild cardoons
1 lemon
1-2 cloves garlic
7-8 anchovy fillets
a handful of pine nuts
salt and extra virgin olive oil
a pinch of pepper
chopped parsley
Eliminate the external costs most filamentous of wild cardoons, then cut into small pieces and soak in cold water acidulated with the juice of half lemon.
Rinse and boil the wild cardoons in water with the half lemon juice remained for about 40 minutes, then drain. Fry slightly with garlic, olive oil, salt and anchovy fillets, add a few tablespoons of cooking water if they should still be tough and cook for another 15-20 minutes. Meanwhile, toast the pine nuts in a frying pan and chop the parsley. When cooked, add the pine nuts and chopped parsley and serve.
Melania
lunedì, 7 marzo 2011 at 14:37Lo so adesso mi prendo gli insulti ma lo devo dire …… questo piatto non può essere definito vegetariano perchè ci sono le acciughe!!!! scusatemi per la mia precisazione ;-)
pappareale
lunedì, 7 marzo 2011 at 17:42Ilaura
lunedì, 31 gennaio 2011 at 12:14Oh! Finalmente scopro come cucinaree quella strana verdura che ho sempre visto al mercato ma che non mi sono mai azzardata a comprare…
:)
Norma
lunedì, 24 gennaio 2011 at 15:24Ciao!
Scusa tantissimo l’effetto “spam”, ma abbiamo pochissimo tempo per avvisare tutti! Dopo il successo della precedente contro l’omofobia, decolla una nuova iniziativa food-bloggers contro l’atteggiamento indegno del Governo nei confronti delle donne. Qui trovi tutte le info. Vieni a leggere, grazie!
http://merendasinoira.wordpress.com/2011/01/24/entro-il-6-febbraio-liberiamoci-del-maiale/
http://kemikonti.blogspot.com/2011/01/nuovo-post.html
daniela
venerdì, 21 gennaio 2011 at 16:07Finalmente ho il tuo libro, grazie a mia figlia che è tornata per qualche giorno da Bologna. L’ho appena sfogliato ma non vedo l’ora di leggerlo e sperimentare. Intanto ti rinnovo i miei complimenti. Sei stata bravissimaaaaa e avevo bisogno proprio del tuo libro. Spero di trovare un po’ di tempo per esercitarmi.
Symposion
venerdì, 14 gennaio 2011 at 19:33il cardo è ottimo! anche se lo trovo difficilmente… ahimé
mai provato in questo modo, l’ultima volta l’ho mangiato dalla mamma fritto in pastella, una bontà!
ale
venerdì, 14 gennaio 2011 at 16:53ciao non ci conosciamo ma guarda le tue mail ti ho scritto. grazie e complimenti per il blog
Sara
venerdì, 14 gennaio 2011 at 14:17Da piccola ne ho mangiati tanti, ma adesso non li trovo con facilità, quindi ho smesso di mangiarli :( la tua ricetta mi stuzzica molto, ne terrò conto! Ciao!
Ely
venerdì, 14 gennaio 2011 at 13:20interessante! non l’ho davvero mai provato ma potrebbe anche piacermi :-) ciao Ely