Grissini Farro&Mandorle, very good!


Anche quest’anno la neve ci sta donando il suo spettacolo, viste le temperature degli ultimi temi quasi non me l’aspettavo più, e invece eccola che pian piano imbianca i tetti delle case di fronte mentre io la guardo dalla finestra, dietro lo schermo del mio pc :-) Ah, quanto è romantica la neve!!!!
Il forno acceso quindi ha un suo perché in una giornata come questa e vi consiglio vivamente di provare questi squisiti grissini dal gusto delicato che allo stesso tempo sono saporiti e gustosi, con mandorle e farro e impastati con la pasta madre, una vera delizia, mi sono proprio piaciuti se non l’avevate capito :P

Comunicazione di servizio: ho aggiunto una nuova pagina (in costante aggiornamento) cliccabile in alto a destra che si chiama “Date” contenente il mio calendario di corsi e happening che organizzerò o che mi chiameranno a fare in giro per Bologna, Roma e Milano.

Detto questo, visto che molte volte su queste pagine ho comunicato che per l’anno nuovo ci sarebbero state delle novità vi dico solo che in casa pappa-reale ci sono profondi cambiamenti: un imminente restyling del blog, un nuovo sito con nuovi contenuti per la pasta madre, contenuti dati da una nuova realtà che si sta definendo in questi giorni! Ho detto già troppo, ma non a caso la neve cade, cade proprio in questo momento magico :-)

GRISSINI DI FARRO & MANDORLE

cucchiaino50x50 Per circa 40 grissini

300 g di farina “0” bio
100 g di farina di farro integrale Mulino Marino
230 g di acqua
150 g di pasta madre rinfrescata
4 g di malto diastatico
12 g di sale integrale
65 g di mandorle tritate
50 g di olio extravergine di oliva

Mettere nella ciotola della planetaria la pasta madre, l’acqua, le farine con il malto, il sale e impastare, quando l’impasto ha preso corpo aggiungere man mano l’olio e ad impasto formato le mandorle tritate. Trasferire l’impasto in un mastello da lievitazione (contenitore di plastica rettangolare) unto d’olio, coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare per 45 minuti dopodiché fare una serie di pieghe, coprire nuovamente con pellicola e lasciare riposare per un’altra mezzora e ripetere le pieghe (che si faranno direttamente nel contenitore), coprire nuovamente e lasciare lievitare 2 ore. A questo punto spezzarlo con la spatola e formare i grissini lunghi 25-30 cm e adagiarli sulle teglie rivestite di carta da forno, spennellare i grissini formati con dell’olio e lasciarli riposare per 20-30 minuti prima di infornare.
Cuocere, senza vapore, in forno statico e preriscaldato a 190°C per 20-25 minuti, quindi sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.




Pesto di spinaci


Tornata stanca morta ieri sera da Milano dopo 2 giorni di corso sul panettone e pandoro, mi sono rintanata in casa al calduccio :D
Non ho avuto molta voglia di fare grandi cose, anzi quasi nulla, ma l’ora di pranzo arriva e le boccucce di casa vanno sfamate, così con le poche cose che giacevano in frigo mi sono inventata questo semplice pestino verde ma alquanto gustoso con cui abbiamo condito la pasta!
Una controllatina alla posta, un giro veloce su facebook e per il web dove trovo la mia ricetta delle stelle alle pere e cioccolato con farina di KAMUT® pubblicata nello Speciale Natale di marie claire.it :D e così la giornata rilassante e rigenerante sta per finire!
Vi lascio questa idea per la cena o per il pranzo di domani e per i molti che mi hanno già chiesto la ricetta del pandoro dico loro che sta arrivando ;-)

A prestissimo allora!

ape Pesto di spinaci

Ingredienti
una manciata di spinaci freschi lavati e asciugati
una bella manciata di mandorle
olio extravergine di oliva
1 pezzetto d’aglio
3-4 pomodori essiccati
una presa di sale
qualche goccia di limone

Mettere tutti gli ingredienti nel mixer, frullare bene e assaggiare. Regolare di sale se necessario e aggiustare la consistenza con qualche cucchiaio di cottura della pasta se dovesse essere molto densa o con altro olio. Condire la pasta cotta in abbondante acqua bollente.



Minimuffins al parmigiano


Caspita, ho tantissimi appunti di ricette, tante cose da volervi fare assaggiare e tante cose da raccontare, ma poi come sempre vengo fagocitata da tutto il mondo, o forse sono immersa in un mondo tutto mio dove spesso e volentieri mi ci perdo? Comincio a pensarlo seriamente!
Non penso di voler fare troppe cose in una giornata, ma puntualmente arrivo a sera sfinita, senza averne fatte molte, penso di avere le giornate lunghe come le avevo prima, ma non mi rendo conto che comunque passo almeno 4-5 ore al dì con il mio apotto lontana da “pc e cucina” :-)
Detto questo, per chi comincia ad avere bimbi di età socialmente coinvolti in attività varie, giugno è il momento in cui tutte le attività volgono a termine e quindi cominciano le feste di ” fine qualcosa”, noi per il momento abbiamo solo quella di fine nido :-(
Quindi feste=buffet! Chi non è coinvolto nella catena di sant’antonio del “ognuno porta qualcosa”?
Ma a parte le feste dei bimbi capita a volte di dover fare dei piccoli buffet ed è per questo che ho pensato ai mini muffins al parmigiano dove ci sono anche mandorle e curcuma :-) Vi lascio la ricetta semplicissima e vi dico che sono veloci, d’effetto, buoni e anche i bimbi li apprezzano molto!

Chiudo la parentesi bimbesca e lamentona per dirvi che invece di cose belle in questo periodo ne stanno succedendo, una tra tutte spero di potervela raccontare a breve perché sono sicura che a molti di voi piacerà, vi dico solo che non si tratta di un nuovo libro, almeno per ora, ma uff, non posso dire più nulla!

Cambio argomento quindi per dirvi che la scorsa settimana ho trascorso 2 giorni a Milano, l’ultima volta che ci sono stata avevo 17 anni e con mio fratello siamo andati a vedere una mostra fotografica della MAGNUM, e nonostante la ricordassi come una bellissima esperienza, consideravo Milano una città dove non fosse bello vivere (sarà per le mie radici “terroniche”?)
Non che dopo due giorni volessi andare a vivere a Milano, intendiamoci, ma sono stata proprio bene!
Anche se ci sono stata prevalentemente per “lavoro” mi sono sentita a casa, complice anche il fatto che ho conosciuto delle belle persone e che ho vissuto delle realtà interessanti, ma non è solo questo, ho sentito che a livello professionale i miei interlocutori mi capivano senza che dovessi spiegarmi troppo, ho sentito per certi versi “parlare la mia lingua” e la cosa mi ha reso molto felice.

Scusate probabilmente a questo punto della lettura vi starete chiedendo se dentro i mini maffins abbia messo qualche nota alcolica, ma è solo che cerco di recuperare il tempo perduto :-)

Concludo lasciandovi un itinerario gastronomico frutto di questi due giorni milanesi!!

Se vi capita di trovarvi a Milano, zona Porta Romana, vi consiglio di fermarvi in via Bernardino Corio a mangiare al Ristorante PASTA MADRE (incredibile ci hanno fatto pure un ristorante :) dove tutto è home-made, lo chef Francesco Costanzo, di origine siciliana e con un’altra vita da fotoreporter alle spalle, propone piatti semplici ma particolari allo stesso tempo che ti coccolano nel vero senso della parola, tutto è corredato da una ottima qualità delle materie prime, da una buona pasta fresca, da una buona pasticceria e dal pane che Ellis produce rigorosamente con la sua pasta madre quasi centenaria. Andateci! E se vi va di vedere le foto della serata trascorsa da loro, dove sono stata invitata dall’Accademia Italiana della Cucina andate anche su lapastamadre.net
Poi se vi va di proseguire la passeggiata, a pochi passi, in via Muratori trovate CUCINOTECA dove potere prenotare un corso di cucina, ma non solo, dove martedì 11 giugno alle ore 21 presenterò “La Pasta Madre”, e dove, a fine giugno terrò un paio di corsi (le info le trovate nella bachechina qui a lato)! Spero di fare contenti quanti di voi mi hanno chiesto finora se prima o poi sarei venuta a fare dei corsi a Milano. Arrivo, voi ci sarete? :-)
Non potete poi non fermarvi come ultima tappa in via Tiraboschi, che si incrocia con via Muratori, e prima di tornare a casa fare incetta di pani speciali, farine e tantissimi altri prodotti di altissima qualità al Panificio Davide Longoni di cui ormai non occorre che dica più nulla, provare per credere!

Buona giornata e alla prossima!

MINIMUFFINS AL PARMIGIANO

cucchiaino50x50 Per circa 30 minimuffins

190 g di farina “0”
3 uova
100 g di parmigiano grattugiato
75 g di olio extravergine di oliva
100 g di latte
25 g di mandorle con pelle tritate a coltello
1/2 cucchiaino di curcuma
16 g di lievito per pizze salate

Sbattere in planetaria le uova con il latte e l’olio, aggiungere la farina con il lievito e la curcuma e amalgamare gli ingredienti. Aggiungere il parmigiano e amalgamare ancora dopodiché con con la spatola incorporare le mandorle. Mettere il composto in una sac a poche e riempire gli stampi da minimuffins imburrati per 2/3 oppure in alternativa al burro usare i pirottini. Infornare e cuocere per 20 minuti a 180 gradi. Sfornare, lasciare intiepidire e poi togliere i mini muffins dagli stampini, lasciare raffreddare completamente su una griglia.




Caserecce integrali con pesto di asparagi


La ricetta di oggi è per raccontarvi la storia di questa pasta che mi è arrivata direttamente dalla Sicilia!
Ebbene si, molti di voi sapranno che mi piace mettere le mani in pasta ;-) così il frutto delle ricerche degli ultimi 2-3 mesi è stato quello di ricevere da 3 importanti molini italiani della farina da provare e da testare per le mie ricette e trattasi (in ordine di arrivo del pacco) di Mulino Marino, Molini del Ponte e del Molino Quaglia.
Sono stata strafelice di aprire ciascun pacco ed ogni volta ne sono stata sorpresa!
Sono tre mulini già famosi per la bontà dei loro prodotti e ne avevo già provato alcuni, in particolar modo la Petra 9 del Molino Quaglia e la Enkir del Mulino Marino, dei Molini del Ponte invece ne avevo sentito parlare solo da Davide Longoni per la speciale farina di tumminia con cui produce il suo pane di “castelvetrano”.
Le caserecce di oggi sono proprio fatte con questa speciale farina che facevano parte del pacco del Sig. Filippo Drago (vi segnalo che tra l’altro sarà ospite il prossimo 19 maggio del Panificio Longoni per parlare del suo lavoro con i grani antichi)!
Assaggiata già in diversi modi, ma anche con olio e parmigiano reggiano, e mi ha letteralmente incantata, veramente buona, tiene la cottura (basta scolarla un minutino prima dell’indicazione sulla confezione), e ha un sapore rustico ma allo stesso tempo gentile!
Il pesto di asparagi e favette fresche si sono sposati molto bene con le “curve” della pasta e poi, essendo anche di stagione, hanno reso il piatto ancora più interessante. Più giù trovate la ricetta ;-)
Detto questo, aspettatevi su questi teleschermi i risultati delle mie sperimentazioni che stanno per cominciare …… ;-)

Ma non è finita qua, volevo segnalare a tutti i bolognesi che giovedì 16 maggio a patire dalle ore 19:00 presenterò il libro “La Pasta Madre”, che è già alla sua quarta ristampa :) presso l’Associazione Cultura Fuorimoda in via Cesare Battisti 9, nel pieno centro di Bologna!
Ho conosciuto Alessandro e Silvia che nella loro cucina, Cucina Fuorimoda appunto, cucinano diffondendo la cultura del mangiar bene senza alcun utilizzo di prodotti di derivazione animale, ma non solo è anche un interessante gruppo di acquisto e molto altro! Venite a conoscerli, vi aspetto con le mani in pasta perché ovviamente faremo anche qualche pasticcio ;-)

caserecce-pesto-asparagi2

CASERECCE INTEGRALI CON PESTO DI ASPARAGI

cucchiaino50x50 Per 2 persone

160 g di pasta integrale di Tumminia dei Molini del Ponte
1 piccolo mazzetto di asparagi
20 g di parmigiano reggiano
10 g di pecorino romano
1/4 di spicchio di aglio
1 cipollotto fresco
una manciata di fave fresche sbucciate
una manciata di mandorle spellate
1 pizzichino di pepe
sale e olio extravergine di oliva
qualche ciuffo di prezzemolo

Lessare gli asparagi in abbondante acqua bollente per qualche minuto, poi tagliare a rondelle tranne qualche cima da tenere da parte per la guarnizione. Mettere gli asparagi tagliati nel mixer con il parmigiano, il pecorino, l’aglio, le mandorle, un pizzico di sale e di pepe, l’olio (quanto basta per far amalgamare tutti gli ingredienti, è possibile aggiungere qualche cucchiaio di cottura dell’acqua) e frullare il tutto.
Nell’acqua bollente degli asparagi buttare le fave e la pasta che cuoceranno insieme, scolare e condire con il pesto, guarnire con le cimette di asparagi, il prezzemolo tritato e il cipollotto tagliato a rondelle sottili. Buon Appetito!




Exotic bread and Good Easter!


Ed è arrivata pure Pasqua, aiutooooo!
Nel senso che dovrei finire prima dei lavoretti, fare qualche foto, infornare qualche dolcetto, fare le valige (mia e dell’apotto), passare a fare un saluto ai nonni, lavare i capelli oramai dritti :-)
Eh si, perché sul tardi dovremmo pure partire :D
Va beh, tutto questo per dirvi che vado di fretta ma non volevo lasciarvi senza ricetta pasqualina oltre al fatto di augurare di cuore a tutti voi, pazienti lettori, un Buona Pasqua!
Ci si rivede forse più riposati, mah chissà, la prossima settimana.
Trattasi qui sotto di una ricetta che è stata concepita dalla mia testolina come “impasto base neutro, né dolce, né salato” + “ci schiaffo tutto quello che mi pare dentro”, pertanto sentitevi liberi di personalizzare il vostro pane come più vi piace, con roba dolce come ho fatto io, oppure con ripieno di verdure e cacio per una sana e santa pasquetta ;-)
Ovviamente l’impasto è con “la pasta madre”, colgo infatti l’occasione per tutti quelli che sull’argomento stanno lasciando commenti sul blog di pazientare, che prima o poi arrivano pure le risposte, I’m sorry ma ho un grosso lavoro in scadenza!
Ok vado!

EXOTIC BREAD

cucchiaino50x50 Per un pane da 800 g

Per l’impasto
150 g di pasta madre rinfrescata
100 g di panna acida
100 di latte intero
230-250 di farina “00”
20 g di burro

Farcitura
25 g di burro fuso
20 g di farina di cocco
50 g di zucchero semolato
50 g di zenzero candito

50 g di mandorle intere non pelate
Finitura
uovo sbattuto
granella di zucchero
20 g di mandorle intere non pelate


La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani metterla in una terrina capiente, aggiungere il latte e la panna acida a temperatura ambiente, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere la farina e mescolare. Impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti dopodiché aggiungere il burro ammorbidito a temperatura ambiente un po’ alla volta e continuare ad impastare fino a che sia assorbito bene dall’impasto. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per un’altra ora. Prendere l’impasto e stenderlo con il matterello in un rettangolo di circa 20×30 cm, spennellare con il burro fuso, spolverare con lo zucchero, aggiungere infine lo zenzero e le mandorle tritate grossolanamente. Avvolgere l’impasto dal lato più corto, chiudere le estremità e adagiare in uno stampo da plumcake imburrato, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 3-4 ore. Prima di infornare spennellare la superficie con l’uovo sbattuto e decorare con la granella di zucchero e le mandorle intere, cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 30. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.




Torta al kamut con....


Con le ossa un po’ rotte, ma sembra essere normale di questa stagione, ieri ho fatto questa tortina. Molto semplice, di quelle ricette che ti da la vicina con le misure fatte con il vasetto di yogurt. Infatti si tratta proprio di una torta classica allo yogurt a cui ho aggiunto la buccia di arancia grattugiata e sostituito parte della farina con quella di mandorle per dare una consistenza diversa al dolce, l’unica particolarità è che l’ho fatta con la farina di kamut. Sto sperimentando questa farina dal colore paglierino in diverse lavorazioni :-) e a livello concettuale devo ancora capire con quali ingredienti si sposa meglio, per questa ragione sono partita da preparazioni semplici come questa e ….. vediamo dove mi porta il cuore :D
Eh si, ultimamente la mia attività principale è questa, a parte qualche piccolo intervento al Corso base di Scrivere per il web, forse non ne ho mai parlato esplicitamente, ma tutta la storia di pappareale nasce da quel Corso base fatto già nel gennaio 2009. Da allora, nelle edizioni successive, ho avuto anche io un mio piccolo spazio per parlare del mio blog, delle attività di promozione e del lavoro di personalizzazione del tema (in wordpress). Con il tempo è nato anche un laboratorio attraverso il quale si arriva alla pubblicazione di un proprio progetto web. A chi fosse interessato, da Bologna o zone limitrofe, consiglio di darci un’occhiata ;-)

at next time!

P.S. tornando la torta non vi ho detto che è buona!!!!!

TORTA AL KAMUT CON…

cucchiaino50x50 Per una teglia da 20 cm di diametro

125 g di yogurt bianco
3 uova
135 g di zucchero
160 g di farina di grano khorasan KAMUT®
80 g di farina di mandorle
50 g di olio extravergine di oliva o di semi
1 arancia non trattata
1/2 bustina di lievito per dolci (8 g)


Montare a neve gli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero, lo yogurt. Miscrelare il lievito con la farina e aggiungerla al composto dei tuorli alternandola con l’olio. Aggiungere infine la farina di mandorle e la scorza grattugiata dell’arancia. Versare il composto ottenuto negli albumi a neve e mescolare dal basso verso l’alto, poi versare tutto in una teglia imburrata. Infornare a 180 °C per 35-40 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare su una griglia e spolverare con dello zucchero a velo prima di servire.