Pane Gentilrosso con ricotta e fichi


W la tecnologia ;-)
Non potete immaginare cosa è stato scattare queste foto con la mia nuova macchina fotografica, la mia mia prima macchina seria che ho scelto e voluto io!!! Sono rinata, sono felicissima e anche un po’ preoccupata!!!
Non ho resistito, anche se potevo fare di meglio, le ho volute subito condividere con voi in questo post :D
Tutto è nato anche dal corso di food photography di Monique, la trovate qui nel suo blog MIEL & RICOTTA, mi ha fatto usare la sua macchina ed è stato subito amore per l’universo CANON, venivo da una PENTAX regalata da mio fratello più di 10 anni fa, bellina lei, ma penso che sia giunto il momento di appenderla al chiodo nella stanza dei ricordi!
Mi sembra tutto molto “figo”, è come quando presi la patente nella mia amata giungla napoletana e poi venni al nord, era oramai una passeggiata guidare in strade, per altri considerate caotiche, con semafori funzionanti e rispettati!!!!!

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Due parole sulla ricetta, che parla da se, il profumatissimo gentilrosso, vecchia varietà di grano tenero dell’appennino tosco-emiliano, molita dall’Antico Molino Rosso, dove ho fatto questo pane ad un corso per professionisti che ne volevano sapere di più sui grani antichi e sul lievito madre! La ricotta per i bolognesi l’ho comprata fresca al Mercato degli Albani al Caseificio Morandi, e i fichi pure perché l’albero per coglierli freschi ancora non ce l’ho ;-)

PANE GENTILROSSO CON RICOTTA E FICHI

cucchiaino50x50 Per 1 pane da circa 1 kg.

500 g di farina di grano tenero varietà gentilrosso semintegrale Antico Molino Rosso
150 g di pasta madre di frumento attiva, a 3 ore dal rinfresco
350 g di acqua (70% di idratazione)
10 g di sale

Mettere la farina in impastatrice, aggiungere l’acqua tiepida, fare qualche giro con l’impastatrice dopodiché fermarla e fare almeno 30 minuti di autolisi. Aggiungere all’impasto autolitico la pasta madre spezzata grossolanamente quindi azionare l’impastatrice ad una velocità bassa, dopo qualche giro aggiungere il sale e continuare ad impastare per 4-5 minuti. Trasferire l’impasto in un mastello oleato, fare le pieghe e lasciare riposare per due ore a 26 °C, fare la formatura e riporlo nel cestino da lievitazione, lasciare lievitare a 26 °C con umidità per altre 2-3 ore.
Infornare in forno preriscaldato con vapore, alla temperatura di 250 °C per 15 minuti, abbassare a 200 °C e proseguire per altri 30 minuti di cottura. Gli ultimi 5 minuti con la fessura del forno aperta.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente il pane su di una griglia prima di servire con ricotta freschissima e fichi possibilmente appena colti ;-)

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Panino prosciutto e fichi e l'impasto?


Bene, oggi voglio raccontare la storia di questo panino nato per caso dall’ultimo mio impasto!
Come ho già accennato qua e là, qualche mese fa alla mia richiesta di farina ai principali mulini che volevo provare è seguita la ricezione di una bella quantità di farina da provare :-)
Ho già molte volte panificato con la farina del Mulino Marino che mi ha molto soddisfatta, la ricetta di oggi invece nasce dall’incrocio della Petra 9 e della Petra 1 del Mulino Quaglia, ma non mi voglio soffermare tanto sulla qualità delle farine che a questi livelli è indiscussa quanto all’impasto in sé.
Ultimamente, tra gli amanti dell’impasto, non si fa altro che parlare di impasti ad alta idratazione (70%,80% o 100%) e con 12,24 o 72 ore di lievitazione e devo dire che anche io mi sto concentrando sull’argomento.
Per ora non mi voglio però pronunciare su cosa ne penso, nel senso che il mio cervello e la mia pancia stanno man mano elaborando una teoria su questi tipi di impasto dovendone perciò ancora tirare le somme.
Intanto però vi dico come è uscito fuori questo bel panino integrale che proprio ieri ho mangiato con “maritozzo” e “apotto” che hanno ampiamente gradito.
Si tratta di un impasto al 75% di idratazione e con 24 ore di fermentazione in frigorifero con il quale ci ho fatto anche il pane che però voglio riprovare perché non conforme ai miei standard qualitativi, ma come base per pizza in teglia o come pane da farcire è ottimo per cui vi lascio la ricetta! Enjoy it ;-)

Vi lascio la ricetta….. ma prima vi voglio fare notare (si che molti di voi non ci hanno nemmeno fatto caso) che nell’intestazione del suddetto blog è cambiato qualcosa, le apotte hanno assunto un aspetto più grazioso e stiloso direi e hanno adesso una bella casa in cui abitare! Grazie Simona per il bel lavoro!
Così giusto per tenerne memoria del logo rudimentale che nacque dalle mie manine oramai 5 anni fa, e per farvi notare la differenza con il vero logo di adesso, eccolo qui sotto e comunque inutile dire che ci ero affezionata, ciao vecchio logo :)

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Ultimissima cosa, per rimanere in tema dolce salato del panino farcito con fichi e prosciutto ho abbinato una interessante insalatina suggerita l’altro giorno da mio fratello che l’ha mangiata al ristorante di Marretti: nettarina, cetriolo e lattuga condita con sale, olio extravergine di oliva e una spruzzata di vero aceto balsamico :D

PANINO PROSCIUTTO E FICHI

cucchiaino50x50 Per un impasto da circa 1,2 kg

390 g di farina Petra 9 del Molino Quaglia
210 g di farina Petra 1 del Molino Quaglia
450 g di acqua
200 g di pasta madre rinfrescata
6 g di malto
14 g di sale

La sera prima preparare l’impasto. Mettere la pasta madre in una terrina capiente, aggiungere l’acqua tiepida, con una forchetta o con la mano sciogliere bene il lievito finché sia tutto liquido. Aggiungere il malto, le farine, il sale e mescolare. Se avete la planetaria mescolare per un paio di minuti con la foglia. Versare l’impasto in un contenitore ermetico oleato e riporre in frigorifero fino al giorno dopo, al mattino fare le pieghe direttamente nel contenitore bagnandosi le mani per evitare che l’impasto si appiccichi troppo e riporre nuovamente in frigo fino alla sera. La sera prendere l’impasto dal frigo, sgonfiarlo leggermente e stenderlo sulla placca da forno rivestita di carta da forno o altra teglia delle stesse dimensioni, lasciare riposare per il tempo di riscaldamento del forno (20-30 minuti) e infornare.

Cuocere nel forno preriscaldato a 200°C per circa 25-30 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia, dividere in rettangoli e farcire a piacere prima di servire.




Treccia ai fichi


Ultimamente mi vengono da fare solo dolci :-)
Forse in questo momento è il cibo che più mi appaga, non so, ma l’agitazione si fa sentire (siamo quasi alla scadenza del termine) e, come sempre in questi casi, mi butto in preparazioni dolci.
Ecco, in più in dispensa avevo giusto appunto una confezione di fichi secchi, comprata nel periodo natalizio e non più utilizzata, e mi è venuta l’idea di farne il ripieno di una brioche (più o meno) per la nostra energica colazione mattutina……
Ai fichi secchi ho abbinato le noci tritate e le scorzette di buccia d’arancia candita, ma di quelle vere comprate in drogheria e non al supermercato (scusate ma la differenza si vede e si sente), alla fine ho legato il tutto con due cucchiai di miele. Devo dire che nonostante i ritmi lenti e la poca voglia di mettermi ai fornelli di questi giorni, le idee mi vengono ancora bene ;-)
La ricetta di oggi è fatta con la pasta madre e non a caso vi voglio timidamente lasciare una comunicazione di servizio a riguardo. Me ne vergogno un pò, ma se volete farvi quattro sane risate:
>>> Sabato scorso è andata in onda su Radio24 la trasmissione “Il Gastronauta” condotta da Davide Paolini sulla pasta madre e tra gli ospiti c’ero anche io a parlare del libro (che vergogna!).

Buon ascolto ;-)


TRECCIA AI FICHI

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70 g di pasta madre (attiva)
220 g di farina di frumento “00”
100 g di latte
20 g di burro
25 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 uovo

Ripieno e Finitura

250 g di fichi secchi
100 g di arancia candita
100 g di gherigli di noce
2 cucchiai di miele fuso
2-3 cucchiai di cognac
1 uovo per la finitura

La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani metterla in una terrina capiente, aggiungere il latte tiepido e con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere lo zucchero, l’uovo, la farina, il sale e mescolare. Passare tutto sulla spianatoia e impastare energicamente (vedi video) per una decina di minuti. Aggiungere poco alla volta il burro ammorbidito a temperatura ambiente e continuare ad impastare fino al suo completo assorbimento. Formare una palla, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodiché sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per mezz’ora. Riporre l’impasto in frigorifero per 10-12 ore.
Prendere l’impasto dal frigorifero e lasciarlo a temperatura ambiente per un ora. Nel frattempo mettere a bagno i fichi secchi in una ciotola con acqua tiepida e il cognac per una ventina di minuti, dopodiché sminuzzare nel mixer insieme alla scorza di arancia candita, le noci e il miele.
Stendere l’impasto su un foglio di carta da forno in modo da formare un rettangolo e adagiare il ripieno al centro nel senso della lunghezza. Tagliare a striscie di 1 cm circa le ali ai lati del ripieno, chiudere le estremità sovrapponendo l’impasto sul ripieno, a questo punto chiudere la parte superiore del dolce sovrapponendo una alla volta una striscia di pasta del lato destro su una del lato sinistro e così via fino alla fine.
Far scivolare il dolce in una teglia, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 3-4 ore, dopodiché spennellare la superficie con l’uovo sbattuto e infornare.
Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C per circa 20-25 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.

Figs Roll



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70 g of sourdough (active)
220 g of flour
100 g of milk
20 g of butter
25 g of sugar
1 pinch of salt
1 egg

Filling & Finishing

250 g dried figs
100 g candied orange
100 g walnuts
2 tablespoons melted honey
2-3 tablespoons of cognac
1 egg for finishing

The night before, please refresh the sourdough. The next day take the sourdough and put it in a large bowl, add warm milk and with a fork dissolve the yeast well until it’s without lumps. Add the sugar, the egg, the flour, salt and mix. Put the dough on pastry board and start working it with the hands, then beat it vigorously (see the video) on the pastry board, it takes about 10 minutes. Slowly add the softened butter at room temperature and continue to knead until it is completely absorbed. Form a ball, cover with cling film and let rise for 2 hours away by air currents, then deflate the dough to obtain a rectangle, and proceed to the fold. Fold one on both sides, right and left, a third of the overall rectangle, turn 90 degrees and repeat, cover and let stand for 1 hour and then go to another series of folds and let stand for half an hour. Put the dough in the refrigerator for 10-12 hours.
Take the dough from the refrigerator and leave at room temperature for one hour. Meanwhile soak the figs in a bowl with warm water and cognac for about twenty minutes, then chop in a food processor along with the candied orange zest, walnuts and honey.
Roll out the dough on a sheet of baking paper forming a rectangle and arrange the filling in the center lengthwise. Cut into strips about 1 cm the wings on either side of the filling, close the ends overlapping the dough over the filling, now to close the top of the cake overlap one at time a strip of dough of the right side on one of the left side and so until the end.
Slide the cake in a pan, cover with cling film and let rise for 3-4 hours, then brush the top with beaten egg and bake.
Cook in preheated oven at 180 °C for 20-25 minutes. Remove from oven and cool on a rack before serving.




Marmellata di prugne, di fichi e di mirtilli


Alla fine dell’estate molti cercano di racchiudere in barattoli e bottigliette sterilizzati odori e sapori della appena trascorsa estate per poterne poi godere nel grigio e freddo inverno :-(
Beh, io più che spinta da questi nobili motivi, mi ritrovo a fare la marmellata in extremis, quando non so più come utilizzare la frutta :-) Nel caso di prugne e fichi poi, sono stata quasi costretta visto che me li hanno regalati e che non posso mangiarne grosse quantità per motivi che non sto qui a specificare!!!
I mirtilli hanno avuto invece un’altra storia, li ho comprati al SANA, quelli originali del Trentino, quando li ho visti non ho potuto fare a meno di comprarli!!
Per quanto riguarda le ricette devo dire che di solito sono della teoria -zucchero +cottura, le cui quantità e tempi variano a seconda della tipologia, del grado di maturazione della frutta, ecc.
Così infatti è stato per quella di prugne, quella di fichi invece, l’ho cotta molto meno perchè mi si è rappresa subito vista l’alta concentrazione di zucchero di questi frutti, ma per quella di mirtilli ho voluto seguire la teoria largamente condivisa oggi del “cuocio poco mettendo un’addensante”.
Si ma quale, visto che a pelle la pectina non mi è mai piaciuta? Mi è venuto in soccorso l’articolo di izn del Pasto Nudo sulla marmellata di more in cui spiega che usa l’agar agar (è un’addensante naturale che deriva delle alghe marine) al posto della pectina. E pensare che ce l’avevo in dispensa, ma non ci avrei mai pensato se non l’avessi letto. Geniale!

Non saprei dare un punteggio perchè mi sono piaciute tutte e tre, ma posso dire che quella di fichi con l’aggiunta della sola scorza di limone ha un gusto unico (da provare), quella di mirtilli mi ha sorpreso per il fatto di aver utilizzato per la prima volta il trucchetto, che alla fine ha dato come risultato più una gelatina che una marmellata in senso classico. Ed in ultimo quella di prugne buona, ma classica, mi ha ricordato quella che si faceva a casa mia.
Bene, spero di avervi dato abbastanza spunti per il week end :-)


cucchiaino50x50 MARMELLATA DI PRUGNE

per ogni kg di prugne (al netto della buccia e del nocciolo):
400 gr di zucchero
il succo di 1 limone

Lavare e sbucciare le prugne (io ho usato la qualità “scosciamonache” che si trovano in Umbria e in Toscana), tagliarle a metà e togliere il nocciolo. Mettere le prugne in una pentola capiente e dal fondo alto, aggiungere lo zucchero, il succo di limone, portare ad ebollizione e cuocere a fuoco vivo per un paio d’ore mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Mettere la marmellata ancora calda in vasetti di vetro sterilizzati, tappare con tappi possibilmente nuovi, capovolgere i vasetti per una decina di minuti in modo da far creare il sottovuoto e lasciare raffreddare.
Per la sterilizzazione dei vasetti basta farli bollire in una pentola per una ventina di minuti, togliere dalla pentola con l’aiuto di pinze da cucina e passarli al forno ventilato e preriscaldato a 100° per 10 minuti.

cucchiaino50x50 MARMELLATA DI FICHI

per ogni kg di fichi bianchi (al netto della buccia):
300 gr di zucchero
la scorza grattugiata di 1 limone

Sbucciare i fichi, tagliarli a metà e metterli in una pentola capiente e dal fondo alto, aggiungere lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, portare ad ebollizione e cuocere a fuoco vivo per una mezzora mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Mettere la marmellata ancora calda in vasetti di vetro sterilizzati, tappare con tappi possibilmente nuovi, capovolgere i vasetti per una decina di minuti in modo da far creare il sottovuoto e lasciare raffreddare.
Per la sterilizzazione dei vasetti basta farli bollire in una pentola per una ventina di minuti, togliere dalla pentola con l’aiuto di pinze da cucina e passarli al forno ventilato e preriscaldato a 100° per 10 minuti.

cucchiaino50x50 MARMELLATA DI MIRTILLI

per ogni kg di mirtilli:
400 gr di zucchero
il succo di 1 limone
4 g di agar agar

Lavare i mirtilli e metterli in una pentola capiente e dal fondo alto, aggiungere lo zucchero, il succo di limone, portare ad ebollizione e cuocere a fuoco vivo per 15 minuti mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Sciogliere l’agar agar in una tazzina di acqua e poi aggiungere al composto di frutta, fara cuocere per altri 5 minuti e spegnere il fuoco. Mettere la marmellata ancora calda in vasetti di vetro sterilizzati, tappare con tappi possibilmente nuovi, capovolgere i vasetti per una decina di minuti in modo da far creare il sottovuoto e lasciare raffreddare.
Per la sterilizzazione dei vasetti basta farli bollire in una pentola per una ventina di minuti, togliere dalla pentola con l’aiuto di pinze da cucina e passarli al forno ventilato e preriscaldato a 100° per 10 minuti.


Plums, figs & blueberries Jam



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cucchiaino50x50 PLUMS JAM

per 1 kg of plums (excluding the skin and core):
400 g of sugar
juice of 1 lemon

Wash and peel the plums (I used the “scosciamonache plums” found in Umbria and Tuscany), cut in half and remove the core. Place plums in a large pot and from the bottom up, add sugar, lemon juice, bring to boil and cook over high heat for a couple of hours, stirring occasionally with a wooden spoon. Put the hot jam into sterilized glass jars, capped with new caps where possible, invert the jars for ten minutes so as to create the vacuum and allow to cool.
To sterilize glass jars just boil in a pot for about twenty minutes, remove from the pan with the help of kitchen forceps and passing them in ventilated and preheated oven at 100° C for 10 minutes.

cucchiaino50x50 FIGS JAM

per 1 kg of white figs (without skin):
300 g of sugar
grated zest of 1 lemon

Peel the figs, cut in half and put them in a large pot and from the bottom up, add sugar, lemon zest, bring to boil and cook over high heat for half an hour, stirring occasionally with a wooden spoon. Put the hot jam into sterilized glass jars, capped with new caps where possible, invert the jars for ten minutes so as to create the vacuum and allow to cool.
To sterilize glass jars just boil in a pot for about twenty minutes, remove from the pan with the help of kitchen forceps and passing them in ventilated and preheated oven at 100° C for 10 minutes.

cucchiaino50x50 BLUEBERRIES JAM

for 1 kg of blueberries:
400 g of sugar
juice of 1 lemon
4 g of agar agar

Wash blueberries and place them in a large pot and from the bottom up, add sugar, lemon juice, bring to boil and cook over high heat for 15 minutes, stirring occasionally with a wooden spoon. Dissolve the agar agar in a little cup of water and then add to fruit mixture, cook for another 5 minutes and put out the fire. Put the hot jam into sterilized glass jars, capped with new caps where possible, invert the jars for ten minutes so as to create the vacuum and allow to cool.
To sterilize glass jars just boil in a pot for about twenty minutes, remove from the pan with the help of kitchen forceps and passing them in ventilated and preheated oven at 100° C for 10 minutes.




Torta settembrina


Nel week end, oltre al giro preannunciato al SANA, ho approfittato anche per fare questa torta, visto che avevo due vassoi di fichi da consumare velocissimamente, ci ho anche fatto 2 vasetti di marmellata, magari vi posto pure quella tra qualche dì.
L’ho accompagnata, oltre che con fichi freschi (ce ne avevo in abbondanza :), con un cucchiaio di yogurt greco. Nel mio blog compare spesso questo ingrediente lo so, e potrebbe essere scontato parlarne, ma vi assicuro che come accompagnamento a questa torta nella sua semplicità è proprio azzeccato, contrasta con la sua nota leggermente acidula il dolce intenso dei fichi.
OK, vado a rassettare casa :-)
Buon inizio settimana e alla prossima ricetta!!


TORTA SETTEMBRINA

cucchiaino50x50 Per una teglia da 22cm di diametro.

250 g di farina “00”
150 g di zucchero
90 g di burro
3 uova
80 g di latte
10 g di lievito per dolci
1 pizzico di sale
2-3 cucchiai di marmellata di prugne
burro per la teglia

Per il caramello

16 fichi bianchi
2 cucchiai di zucchero
una noce di burro

Pulire i fichi con un canovaccio umido e tagliarli a metà, posizionarli nella teglia da forno con la parte tagliata a contatto con la il fondo, aggiungere la noce di burro e 2 cucchiai di zucchero e fare caramellare sul fuoco senza mai girare i fichi, dopodiché lasciare raffreddare.
Sbattere le uova con lo zucchero fino ad avere una crema omogenea e spumosa, aggiungere il burro a temperatura ambiente e continuare a sbattere. Aggiungere la farina, il sale e sbattere fino a che il composto non diventi di nuovo omogeneo. Sciogliere il lievito nel latte e aggiungere al composto continuando a sbattere, aggiungere infine qualche cucchiaiata di marmellata di prugne e mescolare leggermente. Versare il composto nella teglia con i fichi caramellati, a cui avrete precedentemente imburrato i bordi e infornare a forno statico e preriscaldato a 180°C per 60 minuti o fino a che non risulti asciutta (fare la prova con lo stecchino). Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia, capovolgere il dolce su un piatto da portata e servire a fette con yogurt greco e qualche fico fresco.


September Cake

with white figs & plums

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cucchiaino50x50 For 22 cm diameter baking tin.

250 g of flour “00”
150 g sugar
90 g butter
3 eggs
80 g of milk
10 g baking powder
1 pinch of salt
2-3 tablespoons plum jam
butter for the pan

For the caramel

16 white figs
2 tablespoons sugar
a knob of butter

Wipe the figs with a damp cloth and cut them in half, place in baking dish with cut side in contact with the bottom, add the butter and 2 tablespoons of sugar to caramelize and turn on the heat without the figs, then let cool.
Beat eggs with sugar until a smooth cream and frothy, add the butter at room temperature and continue to beat. Add flour, salt and beat until the mixture becomes homogeneous again. Dissolve yeast in milk and add to mixture continuing to whisk, then add a few tablespoons of plum jam and mix gently. Pour the mixture into the pan with caramelized figs, which have previously buttered edges and bake in preheated ovet at 180° C for 60 minutes or until it is dry (do the test with a toothpick). Remove from the oven and and leet cool on a grig, invert the cake on a serving plate and serve sliced with greek yogurt and some fresh figs.




Fichi Caramellati


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E il fico si caramellò!

Sono una vera leccornia, roba da non credere e pensare che a me i fichi piacciono così così. Ma quelli caramellati sono un’altra cosa…. io li ho scoperti a fine agosto al matrimonio di un mio caro amico :-)
Poi mi sono documentata e ho scoperto che si usano fare proprio qui a Bologna, non ho capito però se la cosa è estesa a tutta l’Emilia-Romagna. La morte loro è mangiarli con lo squacquerone, formaggio simile allo stracchino ma più liquido e tipico della romagna, io confermo, e poi l’accoppiata si presta a molti tipi di presentazioni! Ma vi assicuro che anche con il pecorino sono eccezionali!


FICHI CARAMELLATI

cucchiaino50x50 Per 2 vasetti da 350 ml.

1 kg di fichi maturi ma non troppo molli (meglio se neri ma van bene anche bianchi)
350 gr di zucchero
la scorza grattugiata di un limone non trattato
3 cucchiai di rum


Pulire i fichi (con la buccia) con un panno pulito, metterli interi in una pentola larga, aggiungere la buccia di limone grattugiata e ricoprire con lo zucchero. Fare cuocere a fuoco basso per circa 3 ore, fino a che lo zucchero si caramelli. Girare solo una volta o al massimo due per evitare che si rompano. Verso fine cottura aggiungere il rum e lasciare cuocere ancora per qualche minuto. Mettere i fichi ancora caldi in vasetti di vetro sterilizzati, tappare con tappi possibilmente nuovi, capovolgere i vasetti per una decina di minuti in modo da far creare il sottovuoto e lasciare raffreddare.
Per la sterilizzazione dei vasetti basta farli bollire in una pentola per una ventina di minuti, togliere dalla pentola con l’aiuto di pinze da cucina e passarli al forno ventilato e preriscaldato a 100° per 10 minuti.


Caramelized Figs



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cucchiaino50x50 For two glass jars of 350 ml.

1 kg of ripe figs but not too soft (preferably blacks but white are also good)
350 gr of sugar
the grated rind of one lemon untreated
3 tablespoons of rum


Clean the figs (with peel) with a clean cloth, place them whole in a large pot, add the grated lemon rind and cover with sugar. Cook over low heat for about 3 hours, until the sugar caramels. Turn only once or at most two to avoid break them. Towards the end of cooking add the rum and cook for a few minutes. Put the hot figs into sterilized glass jars, stopper with new caps where possible, invert the jars for ten minutes so as to create the vacuum and allow to cool.
For the sterilization of jars just boil in a pot for about twenty minutes, remove from the pan with the help of kitchen forceps and passing them in ventilated and preheated oven at 100 ° for 10 minutes.