Waffle alla panna :-)


Oggi waffle, fatti ieri a dire il vero, mentre facevo tante altre cose ….tortelloni vegan, pane di semola, pane di Castelvetrano e pizza integrale, tutto realizzato con le profumatissime e sane farine di Filippo Drago, promesso, vi posterò qualcosa nei prossimi giorni!!!
Meno male che con il mio Fresco, ho abbattuto e surgelato tutto così mi sono fatta una bella scorta!! Sembrerà strano ma non sapete quante volte sia rimasta senza pane a casa :-)
E’ proprio vero che “lo scarparo va con le scarpe rotte” e il bello che vieto anche al maritozzo di comprarlo :-) questo perché, a parte rari casi, non è che sotto casa ci sia un forno che proprio mi sconfinferi!!!!
Anche una parte di waffle ho surgelato così da averli sempre freschi, la rimante mangiata stamattina a colazione con sciroppo di mirto homemade della mia amichetta e fans Patrizia.

Buona giornata anche se fuori è brutto :-)

WAFFLE ALLA PANNA

cucchiaino50x50 Per circa 14 waffle

500 g di farina “0” bio
150 g di burro
500 ml di panna
2 mandarini (succo)
100 g di zucchero di canna
5 g di sale
9 g di lievito per dolci
6 uova

Sciogliere il burro a bagnomaria o microonde, mettere in planetaria le uova, panna, zucchero burro fuso, succo di mandarino e amalgamare gli ingredienti con la frusta, a parte pesare la farina a cui aggiungere il sale e il lievito, aggiungere al composto di uova e zucchero. Riscaldare la piastra per i waffle e metterci due cucchiaiate abbondanti, chiudere e fare cuocere per 3 minuti poi continuare con la pastella fino alla fine.




Biscotti di Enkir da inzuppo


Ciao a tutti e buon anno, iniziato da un pò :-)
Parto dalla ricetta così rompo subito il ghiaccio, questi biscotti partono dalle pastette, ricetta della mia infanzia che da tanto non provavo più.
Questo Natale al forno del paesello mi hanno dato la ricetta, da lì parte l’idea, ma poi la voglia di mangiare più leggero e sano ha fatto si che optassi per una farina di farro monococco, zucchero di canna, latte di riso, olio al posto di burro…. Che dire mi sono piaciuti un sacco, friabilissimi, il gusto rustico della farina è esaltato dal poco zucchero e ti viene voglia di mangiarne uno dietro l’altro, io li ho “azzuppati” nel caffè ché l’ora della colazione era passata da un po’, ma non vedo l’ora che venga domattina!!
Adesso vi lascio che qui al laboratorio ho da sfornare il pane alla segale, anche quello ce lo mangiamo a colazione, con marmellate bio :-)

BISCOTTI DI ENKIR DA INZUPPO

cucchiaino50x50 Per circa 60 biscotti

1 kg di Enkir del Mulino Marino
350 g di zucchero di canna
100 g di olio di arachidi
80 g di olio extravergine di oliva
6 uova
300 g latte di riso
20 g di ammoniaca
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
la scorza grattugiata di 1 limone non trattato

Pesare tutti gli ingredienti e inserirli in planetaria in ordine farina+ammoniaca, zucchero, uova e latte olio, limone e vaniglia dopodiché amalgamarli con il gancio a foglia, trasferire l’impasto in una sac à poche usa e getta grande dopodiché tagliare la punta a 2 cm di altezza in modo da avere un foro abbastanza grande. Formare sulle teglie rivestite con carta da forno tanti bastoncini della lunghezza di 4-5 cm. Finito l’impasto spolverare con poco zucchero di canna e infornare a 170 °C per 30-35 minuti in forno caldo e ventilato. Lasciare raffreddare completamente e poi conservare in scatole di latta.




Crostatine all'amarena con farina di farro


Buongiorno a tutti e buona giornata soleggiata finalmente :-) Almeno qui a Bologna ci ha degnato del suo sguardo questa mattina!
Mi è tornata anche la voglia di cucinare, paradossalmente tutto quel grigio dopo un po’ mi fa fatto passare la voglia di far tutto, o quasi.
Ieri sera, coinvolgendo anche l’apotto, ho preparato queste crostatine al farro, dopo i grissini, ci siamo cimentati con i taglia biscotti tanto amati dai più piccoli. Dovevo poi finire il barattolo di marmellata di amarene che giaceva in frigo aperto già da diverso tempo, vi consiglio infatti, se avete in casa della marmellata home made un tantino più soda di quella che generalmente siete abituati a fare o a consumare, di usarla in cottura per i vostri dolci perché è ottima e non fuoriesce da tutte le parti sporcando tutte le vostre creazioni. Infatti se la marmellata era ancora lì e proprio perché non riuscivo a stenderla un gran ché bene sulle fette di pane tostato :-) ma per le crostatine, ravioline… ecc è risultata un’ottima soluzione! Ma avete visto poi che belline :)))))
Good, scappo ad aggiornare la pagina con le mie nuove date, ho programmato 2 nuovi incontri a Bologna, poi devo mandare quella decina di mail, scegliere tra i vari temi che mi sta proponendo la mia amica Visual Designer Anna Ferro, telefonare al commercialista, mmmm …. e tutto il resto appresso, come si dice dalle mie parti.
Auguro un buon week-end a tutti e a presto :D

CROSTATINE ALL’AMARENA CON FARINA DI FARRO

cucchiaino50x50 Per circa 40 crostatine

300 g di farina di farro del Mulino Marino
90 g di burro
100 g di zucchero di canna
1 uovo+1 tuorlo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/4 di cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
2-3 cucchiai di latte
100 g di confettura di amarene home made



In una ciotola versare la farina, lo zucchero le uova il burro morbido a fiocchetti, il sale, il lievito per dolci e cominciare ad amalgamare il composto, quindi unire il latte e l’estratto di vaniglia e continuare ad impastare, passare sulla spianatoia leggermente infarinata e formare un composto omogeneo e liscio, avvolgere con pellicola e riporre l’impasto in frigorifero per mezzora, Imburrare almeno 2 teglie per mini muffins, stendere con il mattarello parte dell’impasto fino ad arrivare ad uno spessore di 4-5 mm e ritagliare dei dischi del diametro di 5 cm e con questi foderare gli stampi, dopodiché ricavare dall’impasto steso altri dischi dello stesso diametro ma ad espulsione e con il ritaglio della stellina, oppure si tagliano con un cerchio tondo e poi con una stellina piccola del diametro di 1 cm circa. Riempire le crostatine con mezzo cucchiaino da caffè di marmellata di amarene, io ho usato quella fatta da me ed essendo un po’ più soda rispetto a quelle comprate è stata proprio adatta per la cottura. Coprire le crostatine con il disco ritagliato a stellina. Cuocere in forno a 180 °C per 15 minuti, sfornare, lasciare raffreddare in stampo dopodiché sformare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.




Cake orzo e cioccolato


Tante buone ragioni per accendere il forno anche d’estate :D
Una tra tutte è che sono chiusa in casa da domenica con febbre e mal di gola e gira che ti rigirira avevo voglia di una coccola che tanto estiva non è, ma che mi ha dato tanto conforto!
Questo cake con orzo, perché l’apotto ancora minorenne non può assumere caffè, e cioccolato mi ha tirato su di morale, interessante la ricetta nel suo complesso con solo olio di semi, con uova e niente latte, ma con acqua e orzo solubile e con il 100% di zucchero grezzo di canna, se vi va è da provare, morbido e profumato è adatto per la colazione, ma anche per lo spuntino pomeridiano dei più piccoli!
E poi chi lo dice che in estate non si accende il forno?
A casa mia è impossibile se solo penso al pane, alle pizze, alle focacce, alle melanzane, ai pomodori….. e chissà a quante altre cose che ora non mi vengono in mente!

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Good bakery to you :-)

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CAKE ORZO E CIOCCOLATO

cucchiaino50x50 Per uno stampo da 20 cm

250 g di farina “00”
50 g di amido di mais
160 g di zucchero di canna grezzo
3 uova
85 g di olio di semi di girasole
100 g acqua + 4 cucchiaini di orzo solubile
1 g di sale
10 g di lievito per dolci
50 g di cioccolato fondente

Sbattere in planetaria le uova con lo zucchero, l’olio, e l’orzo solubile sciolto nell’acqua tiepida. Aggiungere la farina, l’amido di mais e il lievito quindi continuare a sbattere. Tagliare con il coltello il cioccolato e aggiungerlo al composto, mescolare con una spatola dal basso verso l’alto e versare nello stampo da plumcake imburrato.
Cuocere in forno preriscaldato per 10 minuti a 200 C° e poi abbassare il forno a 180 C° e continuare la cottura per altri 25-30 minuti o comunque fino a che sia dorato. Sfornare, togliere il cake dallo stampo e lasciare raffreddare il dolce su una griglia.




I biscotti della nonna senza uova :-)


In realtà questi biscotti li ho fatti la settimana scorsa quando era mooooolto freddo rispetto ad adesso, la ricetta arriva direttamente dal quaderno storico di casa mia, quello con la copertina rigida di color arancio, rigonfio di mille foglietti di ricette ritagliate, incollate… con cui mia mamma conserva la storia delle ricette della sua famiglia e quelle che man mano si sono andate ad aggiungere per strada!
Quindi, per l’esattezza, è una ricetta della mia trisnonna :P
La ricetta è molto interessante, soprattutto attuale e salutare, a quei tempi sicuramente si preparavano biscotti e dolci con i pochi ingredienti che si avevano a disposizione, adesso invece tendiamo a togliere sempre qualche ingrediente per limitare il consumo di proteine, di zuccheri ecc. che ha visto la nostra generazione (di quarantenni ahimé) abusarne un po’.
Il risultato sono dei biscotti molto semplici, friabili, buonissimi per essere inzuppati in latte freddo o caldo, o come fa il mio apotto-lupotto che li inzuppa nel succo di frutta (quello alla mela bio senza zuccheri aggiunti)
La farina della ricetta originale è quella di grano tenero, io ho usato la buonissima farina di farro del Mulino Marino, conferendo ai biscotti un sapore ancora più originale!!!
Ah, difficilissimo fare le foto con le api che ti ronzano intorno!! Intanto era già arrivato il caldo e ho sudato 7 camicie per non farmi rubare tutti i biscotti del set che ,ovviamente, erano più buoni di quelli nella scatola di latta :-)

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BISCOTTI DELLA NONNA SENZA UOVA

cucchiaino50x50 Per circa 30 biscotti

500 g di farina di farro del Mulino Marino
135 g di zucchero
170 g di latte vaccino intero
80 g di olio extravergine di oliva
la scorza di mezzo limone bio grattugiata
5 g di cremore tartaro
3 g di bicarbonato

Sbattere in planetaria il latte e l’olio, aggiungere la farina con il bicarbonato e il cremore e lo zucchero e amalgamare gli ingredienti. Verso la fine aggiungere il limone grattugiato e passare sulla spianatoia, formare 3-4 filoncini, appiattirli leggermente con il palmo della mano e tagliare delle fettine di 1,5 cm di spessore. Adagiare i biscotti sulle teglie rivestite di carta da forno con la parte del taglio rivolta verso l’alto ed infornare. Cuocere in forno a 170 °C per 13 minuti o comunque fino a che risultino dorati. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire. Ottimi per la colazione.




Pancakes di KAMUT®


Buon giorno a tutti, stamattina la giornata è cominciata con questi buonissimi pancakes!
Una colazione così devo dire che ti mette di buon umore e ti da la forza per affrontare la giornata fatta come al solito di ennemila cose: asilo | spesa | pc | pulizie | pc | cucinare | fotografare | pc | asilo | giocare | pappa | nanna e prima di andare a letto rispondere alle e-mail quando non c’è da preparare un impasto per il giorno dopo :P
Ma vi confesso che la scelta della colazione di oggi non è stata del tutto casuale!
Era tanto che li volevo fare, questo si, ma mi sembrava il momento giusto per due ragioni:
– la prima è che voglio dedicare la ricetta a Bob Quinn della Kamut (appunto), visto che lui è ammericano e la colazione la fa quasi sempre alla pancakes maniera, avrei tanto il piacere che la provasse per sapere cosa ne pensa :-)
– la seconda riguarda la presentazione del libro KAMUT® alla Libreria Ambasciatori [martedì 23 ottobre – ore 18:00] in Via degli Orefici a Bologna, dove come già saprete, risiede anche Eataly Bologna.
Giustappunto da Eataly, per tutta la giornata, lo chef Giacomo Orlandi proporrà 3 ricette tratte dal libro :-) (voglio assolutamente assaggiare eh!). Trovate qui sotto il dettaglio e come sempre vi invito a partecipare e a fare il passaparola :-)

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PANCAKES DI KAMUT

cucchiaino50x50 Per 8 pancakes

50 g di pasta madre di grano khorasan KAMUT® rinfrescata al 60%
110 farina di grano khorasan KAMUT®
240 g di latte intero fresco
1 uovo di media grandezza
30 g di burro
30 g di zucchero di canna
1 pizzico di sale
mirtilli e sciroppo d’acero per guarnire

La sera prima mettere la pasta madre in una terrina, aggiungere il latte tiepido e sciogliere bene il lievito finché sia tutto liquido. Aggiungere l’uovo sbattuto, la farina, lo zucchero, il sale e mescolare. Sbattere poi energicamente il composto fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea, dopodiché incorporare poco alla volta il burro ammorbidito a temperatura ambiente continuando a sbattere energicamente dal basso verso l’alto. Continuare per qualche minuto ancora, trasferire la pastella in un contenitore a chiusura ermetica in frigorifero per tutta la notte.
L’indomani, riscaldare una padella antiaderente leggermente unta di burro, versare 1 mestolo piccolo di composto, cuocere a fiamma bassa finché sulla superficie si saranno formate delle bollicine e che il composto cominci ad avere un colore traslucido, solo a questo punto girare il pancake e cuocere dall’altro lato finché avrà assunto un bel colore dorato. Se si vogliono creare dei pancakes più uniformi, imburrare un coppapasta del diametro di 7 cm, appoggiarlo nella padella e versare il composto dentro. Ripetere l’operazione fino ad esaurimento della pastella. Servire i pancakes caldi con lo sciroppo d’acero e i mirtilli.