Pappa Reale | TAGLIATELLE DI TUMMINIA RIMACINATA AL MATTARELLO
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TAGLIATELLE DI TUMMINIA RIMACINATA AL MATTARELLO

A Natale puoi,
farti una bella sfoglia tirata al mattarello e con un grano duro siciliano fantastico che tiene la cottura perfettamente.

Quando impari a fare la sfoglia qui a Bologna, la prima cosa che impari a fare dopo aver tirato la sfoglia, sono le tagliatelle!!!!
Si lascia asciugare la sfoglia su una tovaglia di cotone in modo da tagliarle meglio e senza che si attacchino. E’ un rituale bellissimo al pari di fare il pane! Quando si trasforma la farina in qualcosa di buono è sempre vissuta Come una piccola magia!

Buona sfoglia di grano duro antico siciliano!

TAGLIATELLE DI TUMMINIA RIMACINATA TIRATE AL MATTARELLO

cucchiaino50x50per 3 persone

300 g di farina di grano duro varietà tumminia rimacinata di Molini del Ponte
3 uova(65-70g)

Attrezzi
1 mattarello
1 spianatoia
1 coltello per sfoglia
1 vassoio di carta o telaino

Procedimento
Disporre a fontana la farina, formare con le mani un buco al centro quindi rompere dentro le uova e con la forchetta cominciate a rompere i le uova e ad impastarle con la farina. Amalgamate pian piano la farina partendo dai bordi e inglobandola verso il centro con un movimento rotatorio della forchetta. Quando la farina sarà assorbita tutta dall’uovo cominciate ad impastare a mano sulla spianatoia fino a che non diventi liscio ed omogeneo quindi avvolgere la palla con la pellicola e lasciatela riposare per almeno una mezzora.

Spolverare la spianatoia con poca farina di semola, ponete al centro la palla di impasto che si sarà rilassata, spolverate anche questa con poca farina e appiattitela con le mani in modo uniforme, quindi cominciare con il matterello ad appiattirla, ma attenzione, la forma che imprimerete in questi primi colpi, sarà quella che vi porterete dietro fino alla fine. Quindi fate un solo rullo di mattarello in ogni direzione partendo dal centro verso l’alto, poi girate l’impasto in modo da averlo sempre davanti a voi, per un ottavo di giro e ruotare di nuovo verso l’alto, poi ancora fino a finire il giro completo. Ripetere l’operazione un’altra volta, questo vi permetterà di avere un disco perfettamente tondo di impasto, una buona base da cui partire quindi.
Adesso sempre posizionando il mattarello a metà del cerchio, sempre di fronte a voi, cominciare a spianare prima verso l’alto ruotando il mattarello avanti e indietro un paio di volte, poi sul lato destro e poi ancora sul lato sinistro, senza ruotare la sfoglia ma posizionandovi voi con il mattarello, prima al centro poi a desta e poi a sinistra. A questo punto ruotare la sfoglia di 180 °C e ripetere l’operazione, anche in questo caso dovreste ottenere di nuovo un cerchio tondo ma solo più largo.
Spolverate con un po’ di farina la sfoglia e arrotolatela sul matterello fino alla metà, appoggiare quindi le mani sul matterello e fate srotolare e arrotolare la pasta 3 o 4 volte, girate la sfoglia di 180 ° C e ripetere l’operazione anche dall’altro lato. Noterete che la sfoglia si è allungata tanto a questo punto, controllate che non ci siano parti più spesse di altre, se no passate di sopra con i mattarello, attenzione a non bucarla, con unghie o con gesta poco accorte, per spostarla infatti usate sempre il metodo di arrotolarla su se stessa intorno al matterello. Dopo un paio di sfoglie vi accorgerete che più facile di quanto si possa pensare. Io personalmente faccio prima a stenderla a mano con il matterello che con la macchinetta!
Se fate pasta ripiena si può procedere subito con la formatura e la chiusura della pasta, se si fanno tagliatelle o garganelli invece occorre fare asciugare una ventina di minuti la pasta in modo che non si attacchi durante il taglio o la formatura.
Arrotolare la sfoglia e tagliare con un coltello senza punta per tutta la lunghezza del rotolo, praticare i tagli ad una distanza di mezzo centimetro. Quindi srotolare e formare le matassine quindi mettere ad asciugare su un vassoio forato o su un vassoio di carta ben infarinato. Potete consumarle fresche o farle seccare.

Il condimento a sto giro lo lascio a voi

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