Sartù di riso viola :-)
Alt! fermi tutti. Lo so che con questo post posso suscitare la rabbia dei più tradizionalisti, ma in un periodo di continua trasformazione quale sto vivendo, non posso che apportare il mio tocco a quella che è una ricetta storica della cucina napoletana.
Il sartù che deriva dalla parola francese “sour-tout” (=sopra a tutto), nella tradizione settecentesca napoletana era un piatto di riso, arricchito dai Monsù (che deriva da “Monsieur”), cuochi napoletani che lavoravano all’epoca nei palazzi storici di Napoli a fianco dei cuochi francesi, con polpettine fritte, piselli e melanzane. L’intento dei Monsù fu quello di far piacere ai Signori napoletani un alimento poco amato quale il riso, molto stimato invece nella cucina d’oltralpe. Successivamente il sartù è diventato anche un piatto popolare, a cui a mio avviso si possono apportare molteplici varianti come questa :-)
A parte gli scherzi, se nella tradizione popolare napoletana il ripieno consiste in polpettine fritte, piselli, uova sode e formaggio, a casa mia invece, il sartù è sempre stato considerato un piatto svuotafrigo, come il gattò di patate del resto, dove con gli avanzi di formaggio, a volte di salamino, prosciutto… ecc. mia mamma ne faceva un piatto a dir poco gustoso!
Il mio sartù viola deriva invece dal fatto che avendo preparato un risotto al cavolo viola per cena e non avendolo mangiato, ho avuto il giorno dopo la necessità/piacere di riciclare “o fattapposta”!!
A tutti i non napoletani, posso dire che ne sono stata fiera :D
Buona giornata!
SARTU’ DI RISO VIOLA
Per 2 persone.
Per il riso
1/2 tazza di riso arborio (di quelle grandi da colazione)
1 piccola carota
1/2 cipolla bianca piccola
un piccolo pezzo di costa di sedano
2-3 foglie di cavolo viola
sale e olio extravergine di oliva
Farcitura
1 uovo
1-2 manciate di parmigiano grattugiato
4 fettine di prociutto crudo
2 fette di formaggio morbido (caciotta, fior di latte…)
pangrattato
La sera prima preparare il riso: lavare e tritare con il tritatutto la carota, il sedano, la cipolla e il cavolo viola dopodiché mettere in una in una pentola e far rosolare con un paio di cucchiai d’olio per 2-3 minuti. Aggiungere il riso e far saltare per qualche secondo, quindi aggiungere una tazza di acqua bollente (usare la stessa tazza con cui avete misurato il riso) e il sale, portare a bollore e chiudere la pentola con il coperchio. Fare cuocere in questo modo per 12 minuti dopodiché togliere il coperchio e mescolare. Lasciare raffreddare e mettere da parte.
Il giorno dopo preparare il sartù: aggiungere al riso l’uovo, il parmigiano, un pizzico di sale se necessario e mantecare. Imburrare 2 tegliette monoporzione o una teglia per 2 e fare stendere sul fondo uno strato di riso, quindi ricoprire con le fette di prosciutto e il formaggio spezzettato e in ultimo completare con lo strato di riso. Spolverare la superficie con del pangrattato e un filo d’olio, cuocere in forno per 20-30 minuti a 200°, passare al grill gli ultimi 5 minuti se non si fosse formata ancora la crosticina. Lasciare raffreddare leggermente prima di servire.
Purple Sartù Rice
Serves 2.
For rice
1/2 cup arborio rice (big cup used for breakfast)
1 small carrot
1/2 small white onion
a small piece of celery
2-3 leaves of purple cabbage
salt and extra virgin olive oil
Filling
1 egg
1-2 handfuls of grated Parmesan cheese
4 slices of smoked ham
2 slices of soft cheese (caciotta, mozzarella …)
breadcrumbs
The night before, prepare the rice: Wash and chop in the food processor the carrot, celery, onion and purple cabbage, then put all in a pot and lightly fry with a couple of tablespoons of olive oil for 2-3 minutes. Add rice and fry for a few seconds, then add a cup of boiling water (use the same cup you measured the rice) and salt, bring to boil and close the pot with a lid. Cook in this way for 12 minutes then remove lid and stir. Allow to cool and set aside.
The next day prepare the sartù: Add to the rice the egg, Parmesan, a pinch of salt if necessary and stir. Butter 2 backing pan portion or a backing pan for 2 and then spread the bottom layer with the rice, then cover with slices of ham and chopped cheese and finally complete with a layer of rice. Sprinkle the surface with bread crumbs and a drizzle of olive oil, bake for 20-30 minutes at 200°, continue to grill the last 5 minutes if the crust is not yet formed. Allow to cool slightly before serving.
MARI
venerdì, 11 febbraio 2011 at 21:34Ottimi, colorati,veloci,ma chiamateli timballi di riso NON SARTU’
pappareale
venerdì, 11 febbraio 2011 at 22:37@ Mari: ;-)
MARA
mercoledì, 9 febbraio 2011 at 16:46Questa ricetta è una meraviglia!!!!!!anche nel presentarlo a tavola
sarà perchè a me piace il riso, ormaio lo faccio una volta alla settimana.
pappareale
mercoledì, 9 febbraio 2011 at 22:20terry
mercoledì, 26 gennaio 2011 at 10:58Pensavo si trattasse di una nuova varietà di riso…sai ormai se ne sentono di ogni ;) …ma vedo che c’è lo zampino del cavolo viola…eccooooo!!! booooono sto sartù violetto! :)
lagaiaceliaca
giovedì, 13 gennaio 2011 at 22:52io non sono napoletana, quindi non ho prevenzioni ad accettare varianti di piatti che non appartengono alla mia tradizione culinaria.
… però non ti provare a portare in tavola i tortellini in altro modo che in brodo, mi raccomando!!!
questo sartù prima di tutto è bellissimo, e già questo ha un notevole valore, e poi mi pare parecchio bono.
e lo preferisco eccome a quello troppo ricco…
insomma, sarù viola contro sartù tradizionale 1-0 palla al centro!
Ely
mercoledì, 12 gennaio 2011 at 22:28molto molto intrigante e poi a me il viola piace! ciao Ely
Stefania O
mercoledì, 12 gennaio 2011 at 00:04La prossima volta che hai la necessità di riciclare una roba del genere, fammi un fischio che arrivo subito! ;)
Symposion
martedì, 11 gennaio 2011 at 19:03io adoro il sartù napoletano, super calorico! :)
ma anche a casa mia spesso il sartù si fa un pò più semplice, usando anche gli ingredienti sotto mano (alias svuota frigo :)
il tuo viola mi piace :)
Saretta
martedì, 11 gennaio 2011 at 14:30Non me ne voglia tu ed i napoletami ma, trovo eccessivamente arricchiti molti piatti della tradizione partenopea…de gustibus eh!La tua versione di sartù mi piace moltissimo!
pappareale
martedì, 11 gennaio 2011 at 15:42